Veniva presentato due stagioni fa a Bologna; ora nella capitale andrà in scena con un cast rinnovato.
Al Teatro Petrolini (Sala Fabrizi) di Roma arriva Diritto di recesso, scritto e diretto da Patrizia Palese, uno spettacolo con tre personaggi in scena, rispettivamente Romano Talevi, Rita Pasqualoni, Andrea Davì, che sono alle prese con problematiche forti in una girandola di avvenimenti ed emozioni contrastanti.
Il vero protagonista della storia però, è un’ideologia. Lei, burattinaia della loro vite muove i fili in modo sottile ed elegante partendo naturalmente dalla parte più difficile da guidare: la mente. Una storia importante, colorata a tinte forti che però l’autrice presenta al pubblico con sensibilità e realismo: Enrico, avvocato senza scrupoli, conduce la sua vita dividendo il mondo in vincenti e perdenti e in quest’ultima categoria inserisce anche sua moglie Rossana, avvocato anche lei, che subisce l’indifferenza e il disprezzo del marito verso le sue scelte nella vita, in nome di un ricordo d’amore che sembra presente solo per lei.
Ma come in ogni piece che si rispetti, arriva il colpo di scena. E’ legato alle drammatiche condizioni di salute di Enrico ed inevitabilmente, la coppia si trova sull’orlo di un baratro che solo la tempestiva presenza di un amico-medico consente di superare. Ma è solo il primo colpo di scena, lo spettacolo prende la piega della follia. Quella che possiede Enrico e decreterà le sorti per se e per gli altri.
La pericolosità delle distorsioni mentali sono affidate a questo gruppo di attori di comprovato talento. Non rimane che andare a teatro e scoprire quale aspetto il testo di Patrizia Palese metta in luce in questa epoca in cui il tema trattato non è che consuetudine palese e disarmante.